Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3680

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[p. 103 modifica] o moribonda, la conserva, se non altro in vita; o fa insomma, che in parità di circostanze, ella sia sempre [p. 104 modifica]maggiore che non sarebbe in una vita in mezzo al mondo; e tien lungi, o ritarda, o minora il disinganno, o ne indebolisce gli effetti, o ne ristringe l’estensione ec.


     Conseguenza e prova di queste osservazioni si è che infatti i settentrionali per una parte sono piú profondi e sottili speculatori, piú filosofi, massime nelle scienze astratte, o parti piú astratte di esse, o generi piú astratti ec., e insomma piú pensatori che i meridionali, onde la Staël chiama la Germania la patrie de la pensée. E per altra parte, cosa che sembra contraria sí alla detta qualità, sí alla natura rispettiva de’ settentrionali e meridionali, sono piú immaginosi e piú poeti veramente e piú sensibili, entusiasti, e di fantasia piú efficace e forte (quanto però al poetare, non quanto all’operare; e quanto a ciò ch’è opera del solo spirito, non del corpo), e piú inventivi originali e fecondi che non sono i meridionali. Ma ciò, secondo le suddette osservazioni, si deve intendere, ed è infatti, de’ soli settentrionali e meridionali moderni, stante le moderne circostanze degli uni e degli altri. Negli antichi, stante la diversità di tali circostanze, doveva essere