Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3670

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[p. 97 modifica] stretta e cresciuta e adulta, né questo poteva essere senza un [p. 98 modifica]sufficiente linguaggio, e senza un tal linguaggio il genere umano non si sarebbe diffuso ec. Quindi è che l’invenzione del linguaggio, cosí com’ella è maravigliosissima, è pur comune a tutti i popoli, anche a’ piú separati e piú barbari.


     Ma è forse altrettanto della scrittura alfabetica? Questa non era necessaria alla diffusione del genere umano. Bensí ell’è necessarissima alla sua civiltà, bensí ell’è comune a tutte le nazioni civili, e a quelle che il furono ec. moltissime di numero, bensí ell’è antichissima, e la caligine de’ tempi nasconde la sua origine; ma perciò ch’ella fu pur piú moderna della divisione dell’uman genere, non si troverà nazione alcuna divisa dall’europee ec. ec., per molto sociale ec. ec. ch’ella sia, la quale conosca la scrittura alfabetica, o che la conoscesse prima di riceverla da noi. La Cina cosí cólta, ha una scrittura, ha libri, ha letteratura ec., ma l’alfabeto non già. I messicani avevano una scrittura, ma di alfabeto neppur l’immaginazione. E ciò perché l’invenzione dell’alfabeto (come