[p. 55 modifica] non può esser molto durevole, e quando pure lo fosse, il maraviglioso, s’altro non l’accompagna, presto sazia; l’interesse che può concepirsi per una persona solamente ammirabile non può esser che debolissimo. Si può dir di questo interesse appresso a poco quel medesimo che abbiam detto dell’interesse prodotto e sostentato dalla curiosità (il quale può anche esser piú durevole di quello, perché la curiosità può durar molto piú della meraviglia, la quale spesso, e ne’ poemi forse sempre, si è obbietto della curiosità, ch’è specie di desiderio, e l’obbietto conseguito per poco spazio diletta). E tornando a mirar nella vita, possiamo veder tuttodí quanto sia debole e inefficace e passeggero l’interesse che producono l’ammirazione o la stima, ancorché somma; seppure interesse alcuno, degno veramente di tal nome, è mai prodotto da queste qualità. Or dunque volgendoci a’ poemi epici veggiamo nell’Odissea che Ulisse, molto stimabile, in molte parti ammirabile e straordinario, in nessuna amabile, benché sventurato per quasi tutto il poema, niente interessa. Ei non è giovane, anzi n’è ben lontano, benché Omero si sforza di