<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3532&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20150925103644</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3532&oldid=-20150925103644
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 3532 Giacomo LeopardiZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 9modifica] cosí ed altrettanto ei non può produrre e deve impedire gli effetti e i segni che paiono piú contrarii a quelli del timore: dico, in quanto questi effetti e questi segni abbiano relazione al presente pericolo, e da esso, in quanto proprio pericolo, sieno occasionati, o non vengano da altre cagioni indifferenti. Ad esser perfettamente e veramente coraggioso, [p. 10modifica]o a fare una prova particolare di vero e perfetto coraggio (il quale può essere ed atto ed abito, e quello talora senza questo), si richiede da una parte conoscere pienamente tutta la vera qualità o la vera grandezza del pericolo, o esserne pienamente persuaso, vero o creduto ch’ei sia; dall’altra parte non mutarsi per tale cognizione ovvero opinione e per tal pericolo, non mutarsi, dico, in nessunissimo conto né nell’animo, né nell’esterno, ma conservare esattamente e veramente lo stato del momento prima, allegro o malinconico ch’ei fosse, e seguitare, quanto è materialmente possibile, le stesse operazioni ec. nello stesso modo, in quanto e come si sarebbero seguitate, se il pericolo o l’opinione