Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3421
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quasi un poema (vedi Fabricius, Bibliotheca Graeca in Plat., § 2, edit. vet., vol. II, p. 5); e nondimeno sommo e perfetto esempio di bellissima prosa, elegantissima bensí e soavissima (non meno che gravissima: suavitate et gravitate princeps Plato: Cicerone, in Oratore), amenissima ec., ma pur verissima prosa, e tale che la meno poetica delle moderne prose francesi (e mi contento di parlare delle sole riconosciute per buone), è molto piú poetica di quella di Platone che tra le greche classiche è di tutte la piú poetica. Non altrimenti che molto piú poetiche della prosa platonica sono assaissime prose sacre e profane de’ posteriori sofisti e de’ padri greci ec., la cui moltitudine avanza forse e senza forse quella che ci rimane delle prose classiche antiche. Ma per vero dire, né quelle son prose, né le moderne francesi lo sono, ma sofistumi l’une e l’altre, quelle in ogni cosa, queste in quanto allo stile (12 settembre 1823).
* Che i miracoli della musica, la sua natural forza sui nostri affetti, il piacere ch’ella