[p. 372 modifica] certo le nazioni o le popolazioni non convennero mai espressamente di ubbidire ad alcuno, né mai diedero in niun modo i loro suffragi per li quali riuscisse eletto ad unanimità un monarca, che in questa elezione fondasse di quindi innanzi il diritto di comandarle). Da questo principio segue che ogni repubblica o stato franco, comunque antichissimo, comunque anteriore a quella civilizzazione ch’é affine alla corruzione, comunque proprio eziandio di tempi e di popoli affatto rozzi, od anche di tempi e popoli eroici e virtuosi e magnanimi ec., sempre ch’esso si trova in una società già formata, già capace di tal nome (sia antica, sia moderna, sia civile, sia selvaggia), è indizio certo di corruzione di questa tal società, ed è esso medesimo una corruzione del governo; il quale senza fallo, si sappia o non si sappia dalla storia, prima fu monarchico; ond’esso stato franco è indubitatamente in essa società una sorta di governo secondaria e non primitiva, ma sottentrata in luogo della primitiva, e nata dalla corruzione di questa, o certo della respettiva società (11 settembre 1823). Vedi p. 3517.