[p. 339 modifica] impersonale) curae sum, e fors’anche curo, onde μέλομαι curo, curam gero, onde μελέτη cura, onde μελετάω, curo, curam gero, e quindi exerceo, exerceo me, meditor, siccome anche μελέτη vale exercitatio, meditatio, anzi anche il participio μεμεληκώς di μέλω trovasi pure per qui se exercuit ec. (vedi lo Scapula in μελετάω).1 Può darsi un esempio e una prova piú bella? Μελετάω è propriamente il meditor de’ greci, ed esso viene da μέλω curo, come meditor da medeor nel suo primitivo, proprio e generale significato, cioè appunto curo. Certo è ridicolo il derivare meditor da μελετάω (come fa il Forcellini), perché questi verbi significano la stessa cosa; ma sebbene quanto all’origine e alla stirpe essi non abbiano tra loro nulla che fare, contuttociò la derivazione del verbo greco serve a mostrare evidentissimamente e chiarire la derivazione, la discendenza, l’origine, la radice del verbo latino a lui equivalente. Derivazione confermata e comprovata dalla nostra teoria della formazione de’ continuativi, tra’ quali questo