[p. 338 modifica] l’uno e l’altro non vengono che da una radice, e sono in origine un solo verbo, significante da principio o impero o curo, ché ciò non monta al presente. Nego dunque che medeor venga da μέδω impero, non nego che venga da μέδω, anzi da μέδομαι, curo, il che viene a essere il medesimo che derivarlo da μήδομαι. Anzi, sebbene nelle voci antichissime non si può né si dee molto guardare alle brevi e alle lunghe, e moltissime altre differenze di questa sorta, si potrebbero allegare tra voci greche e voci latine identiche di significato o certo di origine, e anche tra l’antico e il piú moderno latino, o tra vari secoli della latinità o della grecità, intorno a una stessa voce; contuttociò non contrasterò che medeor si derivi piuttosto da μέδομαι che da μήδομαι, a cagione che la me di medeor è breve sí in esso, sí in medicor e in tutti gli altri suoi derivati o composti (come remedium), non eccettuato il verbo meditor, di cui or ora. E si può ben credere che μέδομαι avesse l’anomalo futuro μεδήσομαι (come μήδομαι ha μηδήσομαι), indicante il verbo inusitato μεδέομαι, massime che si trova