Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3308

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[p. 308 modifica] gagliardamente mossa. Nello stato naturale l’inclinazione innata dell’uomo verso la donna, trovando tutto aperto e palese, e niun luogo avendovi alla immaginativa, ella non producea che pensieri e sentimenti semplicissimi, distintissimi, chiarissimi, materialissimi. Ora essa inclinazione, esso amore ingenito e naturalmente fortissimo e ardentissimo, trovando il mistero, e i loro effetti congiungendosi nell’animo umano colla idea del mistero, o vogliamo dir con un’idea oscura e confusa, oscurissimi e confusissimi, ondeggianti, vaghi, indefiniti, cento volte meno sensuali e carnali di prima (poiché la detta idea non viene immediatamente dal senso ec.), e finalmente quasi mistici debbono essere i pensieri e gli affetti che risultano da questa mescolanza di sommo desiderio e tendenza naturale, e d’idea oscura dell’oggetto di tal desiderio e tendenza. 1 E cosí da una circostanza [p. 309 modifica]cosí materiale, com’é quella de’ vestimenti (e come son l’altre cagionate dai costumi e leggi sociali circa le donne), nasce nell’uomo un effetto il piú spirituale

Note

  1. E però l’uomo si rappresenta la donna in genere, e in ispecie quella ch’egli ama, come cosa divina, come un ente di stirpe diversa dalla sua ec. Perocché la natura gliela propone come desiderabilissima e amabilissima, le circostanze gliela rendono desideratissima (perocch’ei non può facilmente né subito ottenerla), ed esse altresí gli nascondono quale ella sia veramente ec.