Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3307

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[p. 307 modifica] questo essere sopra tutti e invincibilmente amato e desiderato, ma le cui forme non cadono (almeno abitualmente) sotto i suoi sensi, e che per conseguenza, essendone celate le forme (che sono sí gran parte e dell’uomo e d’ogni cosa), [p. 308 modifica]e di piú impeditane o fattane difficile la libera conversazione, e quindi anche l’intera conoscenza del suo animo, costumi ec., per conseguenza, dico, è divenuto per lui tutto misterioso; il pensiero, dico, e la vista e il consorzio di questo essere l’immerge in una quantità di concezioni, d’immaginazioni, d’illusioni, di sentimenti vivissimi e profondissimi, perché quell’essere gli è per natura dolcissimo e carissimo, ma nel tempo stesso confusissimi, incertissimi, per lo piú falsissimi, sublimi, vasti, perché quel medesimo essere trovandosi essergli quasi tutto misterioso e quasi cosa segreta ed occulta, i pensieri e i sentimenti ch’esso gli desta sono tutti capitalmente e quasi esclusivamente governati e modificati e figurati, e in gran parte prodotti e creati, dalla fantasia, e questa