Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3282
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talora le donne, anche prima che abbiano formato il loro carattere, signore degli uomini, oggetti delle lor cure spontanee, de’ loro omaggi, suppliche ec. ec., possano ben render vana questa disposizione), e naturalmente si troverà un maggior numero di donne egoiste che non d’uomini. Cosí le nazioni e i secoli piú infelici, tiranneggiati ec. si vede costantemente che furono e sono i piú egoisti ec. ec. (26-27 agosto 1823). Vedi p. 3291, 3361.
* Alla p. 3275, margine. Anzi quanto piú questi tali son franchi, coraggiosi, non timidi dell’altrui aspetto né dell’altrui conversazione, schietti, aperti, liberi nel parlare, nei modi, nell’operare, intolleranti di dissimulare e di mentire (anche, tal volta, eccessivamente); e quanto piú sono vendicativi delle ingiurie, fieri con chi gli offende o insulta o disprezza o danneggia, quanto meno molli e facili ai nemici, agl’invidiosi, ai detrattori, ai maldicenti, agli oltraggiatori, agli offenditori qualunque; ed eziandio quanto piú pendono a una certa soverchieria di parole o di fatti verso chi non è né compassionevole né bisognoso, amico o indifferente o nemico che sia; proclivi o facili all’ira, anche durevole; tanto piú sono misericordiosi e benefici verso gli amici o gl’indifferenti (dandosene loro l’occorrenza e la facoltà ec., e in questi il bisogno o l’utilità ec.), o verso i nemici stessi e gli offenditori, vinti che sieno, o già puniti, o chiedenti scusa o perdono, o riparata che hanno l’offesa, o anche senz’altro caduti in grave disgrazia o bisogno, ed avviliti ec. (tale fu Giulio Cesare, come si vede in Svetonio). E il contrario accade negli uomini di contraria qualità: