<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3215&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20161213171239</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3215&oldid=-20161213171239
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 3215 Giacomo LeopardiZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 250modifica] sono melodie se non perché ed in quanto corrispondono alle regole circa la successiva combinazione de’ tuoni, consegnate in una scienza o arte, non dettata dalla natura ma dalla matematica, universale e universalmente riconosciuta in Europa, come lo sono tutte le altre arti e scienze in questa parte del mondo legata insieme dal commercio e da una medesima civiltà ch’ella stessa si è fabbricata e comunicata [p. 251modifica]comunicatadi nazione a nazione, ma non riconosciuta fuori d’Europa né dalle nazioni non civili, né da quelle che hanno un’altra civiltà da esse fabbricata o d’altronde venuta; qual è sopra tutte la nazion cinese, la quale ed ha una scienza musicale e in essa non conviene punto con noi. Ho detto che la nostra scienza o arte musicale fu dettata dalla matematica. Doveva dire costruita. Essa scienza non nacque dalla natura, né in essa ha il suo fondamento, come le piú dell’altre; ma ebbe origine ed ha il suo fondamento in quello che alla natura somiglia e supplisce e quasi equivale, in quello ch’é giustamente chiamato seconda natura, ma che altrettanto a torto quanto