<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3189&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20161208070816</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3189&oldid=-20161208070816
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 3189 Giacomo LeopardiZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 234modifica] qualità che nel mondo si apprezzano ed amano e premiano. Questi tali, benché grandissimi ingegni, benché fecondi di bellissimi, utilissimi, altissimi, nuovissimi pensieri, benché scrittori sommi in questo o quel genere, o pur letterati o filosofi [p. 235modifica]filosofio privati politici di altissimo valore, benché d’animo nobilissimi, sensibilissimi, rarissimi, benché spesso capacissimi di dilettar sommamente o di sommamente giovare a qualsivoglia società e a qualunque genere di persone coi loro scritti o colle produzioni qualunque del loro ingegno, lungamente e maturamente, o almeno riposatamente, pensate; anzi, benché le dette misere qualità siano pur troppo proprissime de’ singolari ingegni, e tanto piú quanto alcun d’essi piú s’innalza sopra il comune, e a proporzione di ciò piú invincibili e costanti; e benché quasi tutti gl’ingegni veramente singolari e sommi, massime quelli che risplendettero o risplendono negli studi delle scienze, delle lettere o delle arti, fossero e sieno piú o meno partecipi di tali qualità caratteristiche, si può dire, degli straordinarii e sublimi talenti (vedi fra l’altre cose il Pseudo-Donato nella Vita di Virgilio