Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2966

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[p. 105 modifica] Ho notato altrove quanto spesso una persona giovane gli paia e sia da lui espressamente giudicata bruttissima, e una persona vecchia bellissima (ancorché ella sia a tutti gli altri brutta, eziandio per vecchia), e ciò per varie circostanze. E i sopraddetti effetti non hanno luogo nel fanciullo, o non v’hanno luogo costantemente e sicuramente, né in modo che non sia accidentale e di circostanza, se non dopo essersi sviluppata in lui la inclinazione naturale verso la gioventú, massime in ordine agl’individui della propria specie; il quale sviluppo, specialmente ne’ paesi meridionali, accade nel fanciullo assai presto, e molto prima ch’egli sia in grado ec. Vedi l’Alfieri nella sua Vita. Accade, dico, almeno in parte. E anche circa il cieco nato che acquisti improvvisamente il vedere, dubito molto che egli ne’ primi momenti, e anche ne’ primi giorni, trovi assolutamente bello, come si dice, l’aspetto della giovanezza per se medesimo, e piú bello che quello della vecchiezza ec. Del resto, il cieco nato, restando pur cieco, troverà certo piú piacevole,