Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2951

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[p. 96 modifica] di determinare presso se stesso le idee degli elementi di detta voce; e quindi infinita difficoltà di concepir [p. 97 modifica]queste idee e di fissarle nella propria mente; cioè di suddivider l’idea della voce, e stabilire nel proprio intelletto le idee separate delle di lei porzioni.

A noi già istruiti dell’alfabeto, niuna difficoltà reca il concepire determinatamente l’idea di ciascun suono di nostra voce, distintamente l’uno dall’altro. Ma supponghiamo, come ho detto, un uomo non istruito dell’alfabeto, quali sono i fanciulli e gl’illetterati, e senza insegnargli l’alfabeto, né dargliene veruna idea (s’é possibile che nel presente stato di cose un uomo, benché ignorante, niuna lontana e confusa idea possegga dell’alfabeto), comandiamogli ch’egli da se risolva la sua propria voce nei suoni che la compongono, e dica quanti e quali. Già questa sola proposizione moltissima luce gli darà, la qual non avevano i primi inventori dell’alfabeto, perocch’egli intenderà che la sua voce è composta di parti diverse l’una dall’altra, e concepirà l’idea della divisibilità della medesima. Idea difficilissima