<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/2924&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20161203123846</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/2924&oldid=-20161203123846
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 2924 Giacomo LeopardiXIX secoloZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 80modifica] tutte locuzioni ellittiche per l’omissione del pronome se, nos, me. Bene habet, optime habet, sic habet; ecco, oltre l’omission del pronome se, anche quella del nome res. Onde avviene che in queste locuzioni, che intere sarebbero bene se res habet, sic se res habet, il verbo habere per le dette ellissi venga a trovarsi impersonale. Ed ecco nel latino il verbo habere in significato di essere, neutro assoluto, cioè senza pronome, e impersonale. Quis hic habet? chi è qui? In questo e negli altri luoghi dove il verbo habere sta per abitare in significato neutro, esso verbo non vale propriamente altro che essere; e habitare altresí, ch’é un frequentativo o continuativo di habere, sempre che ha senso neutro, sta per essere. E questa forma è tutta greca: giacché presso i greci ἒχειν, la metà [p. 81modifica]delle volte non è altro che un sinonimo di essere, e s’usa in questo senso anche impersonalmente, come in italiano, francese e spagnuolo tutto dí. 1 Cosí anche nel greco moderno a ogni tratto