Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2896

Pagina 2896

../2895 ../2897 IncludiIntestazione 7 ottobre 2016 100% Saggi

2895 2897

[p. 62 modifica] arrivasse primieramente ad accorgersi di avere organi capaci di formare e articolare varii [p. 63 modifica]suoni, poi ad imparar di formare e articolar tali suoni, e finalmente a crear col loro diverso accozzamento una serie di voci di convenuta significazione, che fosse bastante a potersi scambievolmente communicare i proprii sensi, e piú ancora innanzi che il genere umano arrivasse a portar questa serie al punto di poter essere chiamata lingua e di servire a tutti i bisogni dell’espressione; si consideri nel muto. Il quale, convivendo pur tutto giorno con uomini i quali parlano ed usano una lingua già perfetta, non arriva mai in tutta quanta la sua vita nemmeno alla prima delle sopraddette cose, cioè ad accorgersi di avere organi capaci di suoni articolati: giacché, seppure egli manda fuori alcun suono di voce, questo è meno articolato e meno vario che non sono le voci delle bestie. Ora io torno in campo colla mia solita domanda. È egli possibile che se la natura aveva espressamente destinato l’uomo a parlare, se, come dice Dante, opera naturale è ch’uom favella, essa natura lasciasse tanto da fare all’uomo per