[p. 418 modifica] selvaggi, e questa umanità pose come parte essenziale e notabilissima della virtú eroica, ed espressela nel suo Enea, anzi gliel’attribuí come qualità caratteristica e principale della sua indole. E quei tratti d’inumanità non li tolse né li ritrasse dalla forma dell’eroismo ch’egli avea nella sua mente, né da quella del carattere di Enea ch’egli si era composta; ma dal poema che s’aveva e s’era sempre avuto per modello dei poemi eroici, e in cui si stimava universalmente essere rappresentata la vera idea del carattere eroico. E ne li tolse quasi contro sua voglia; o piú veramente non s’accorse che questa idea a’ suoi tempi, in questa parte, era mutata; e non era, in questo, l’idea sua né quella de’ suoi contemporanei; e ch’essa era, in ciò, ben diversa dal concetto ch’egli s’era formato e ch’aveva espresso del suo Enea. Laonde non vide che quei tratti, benché proprii della