[p. 411 modifica] che l’origine di tutti gli alfabeti sia stata una sola), molto ancora vi volle, e molto tempo dovette passare e molti tentativi farsi e molti alfabeti passare in uso presso varie nazioni, prima che l’uomo arrivasse a distinguere i suoni veramente semplici della favella, cioè quelli di cui si componevano tutti gli altri suoni che formavano le parole. Ma da principio, e poi successivamente a proporzione, finché non si giunse al detto punto, moltissimi suoni composti dovettero parer semplicissimi e indecomponibili. Il numero di questi e dei segni destinati a rappresentarli, e quindi dei caratteri dell’alfabeto, dovette andar sempre scemando a misura che l’uomo si avvicinava a scoprire i puri elementi dei suoni. Ma in questo intervallo gli alfabeti che si usavano, dovevano aver molti caratteri, perché questi rappresentavano dei suoni composti. Non tutte le nazioni poterono profittare della scoperta che finalmente si fece dei suoni veramente semplici. Quelle nel cui uso erasi già