Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2750
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confermato un alfabeto piú o meno composto di segni rappresentanti de’ suoni piú o manco molteplici, quelle presso cui la scrittura era già comune; quelle massimamente che avevano già una letteratura, dovettero conservare il loro alfabeto, o tal qual era, o semplificato di poco, perché l’uso vince ogni ragione (basti osservare che la China presso cui l’uso della scrittura s’era forse o introdotto o diffuso prima che fra le altre nazioni, non poté neppure o non volle ricevere l’uso dell’alfabeto assolutamente). Cosí l’alfabeto fenicio, e gli alfabeti europei derivati da quello, si perfezionarono, mentre molti alfabeti orientali ec. rimasero nell’imperfezione, e questa si radicò e si mantenne in essi perpetuamente fino al dí d’oggi.
Vedesi dalle sopraddette cose, ch’io distinguo due epoche nelle quali l’uso de’ caratteri rappresentanti de’ suoni composti dovette introdurli ne’ varii alfabeti. L’una prima del perfezionamento dell’alfabeto, l’altra dopo la sua intera perfezione.