[p. 408 modifica] ma unico, lo considerarono come tale, gli diedero un posto proprio nell’alfabeto greco tra i caratteri elementari e fissarono per regola che quel tal suono ps si esprimesse, come già da tutti si esprimeva, col ψ, e non altrimenti. Ed eccovi questo nesso, introdotto a principio dagli scrivani per fretta e per comodo, non riconoscendosi piú la sua origine, o anco riconoscendosi, ci viene nelle grammatiche antiche e moderne come un carattere proprio dei greci e come uno degli elementi del loro alfabeto. Lo stesso accadde allo ξ, che non è fenicio, introdotto come nesso per rappresentare due caratteri, cioè γς, o κσ, o χσ: e ciò per essere questi suoni frequentissimi nella lingua greca, siccome anche nella lingua latina, nel cui alfabeto pertanto ha pure avuto luogo questo medesimo nesso, considerato come carattere. In luogo del quale gli antichi greci scrivevano γσ, o κσ. Lo stesso dicasi