Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2642

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[p. 350 modifica] che non hanno molto preteso all’originalità (come gli arcadici, i frugoniani ec., a differenza de’ Cesarottiani), si trova esser verissimo. Cosí fu nella lingua greca, che la poesia fu gran conservatrice delle parole, modi, frasi, inflessioni e regole e pratiche grammaticali antiche. Ond’ella ha una lingua tutta diversa dalla sua contemporanea prosaica. E ciò accade (parlo del conservar l’antichità e purità della lingua) accade, dico, proporzionatamente anche nelle poesie che non hanno lingua appartata, come la francese, e forse l’inglese. Se non altro, queste poesie sono sempre piú pure dello scriver prosaico appresso tali nazioni, rispetto alla lingua (15 ottobre 1822).


*   Mania, smania, smaniare e lo spagnuolo mania e il francese manie, maniaque ec. dal greco μανία, μαίνομαι ec., cioè furor, furere ec., furore, frenesia ec. (22 ottobre 1822).