Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2592
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* Intorno all’etimologia di favellare. L’altre due voci sono favellare e cicalare: l’una si è dir favole; e cicalare si è il cigolare degli uccelli. Cellini, Discorso sopra la differenza nata tra gli Scultori e Pittori circa il luogo destro stato dato alla Pittura nelle Essequie del gran Michelagnolo Bonarroti, fine. Opere di Benvenuto Cellini, Milano, 1806-11, vol. III, p. 261. Parla di tre voci che s’usano in lingua toscana per esprimere il parlare, e la prima detta dal Cellini si è ragionare, il che egli dice che vuol fare, e non favellare né cicalare (2 agosto, dí del perdono, 1822).
* Le stelle, i pianeti ec. si chiamano piú o meno belle, secondo che sono piú o meno lucide. Cosí il sole e la luna secondo che son chiari e nitidi. Questa cosí detta bellezza non appartiene alla speculazione del bello, e vuol dir solamente che il lucido, per natura, è dilettevole all’occhio nostro e rallegra l’animo ec. ec. (3 agosto 1822).
* Alla p. 2581, margine. Fra le lingue antiche la greca non solo ebbe infiniti scrittori prima della sua grammatica, ma prima ancora d’ogni grammatica conosciuta. Quindi la sua inesauribile ricchezza e la sua assoluta onnipotenza. La lingua latina per