[p. 222 modifica] perché gli uomini affatto o quasi affatto incólti sono abbastanza vicini alla natura, ch’é una qualità e un tipo generale, per rassomigliarsi moltissimo scambievolmente, mediante la stessa natura. Questi sono simili fra loro, quelli che sono perfettamente o quasi perfettamente cólti si può dir che sieno uguali gli uni agli altri, in virtú dell’incivilimento che tende per essenza ad uniformare. Lo stato di mezzo è il piú vario, il piú suscettivo di diverse qualità e il piú conformabile secondo le circostanze relative e individuali. Queste osservazioni si possono estendere e distinguere in diversi modi. Per esempio, si conosce assai meglio la natura umana e la sua capacità di forme, esaminando un uomo volgare, che un dotto, un filosofo, uno esperimentato negli affari o vissuto nel gran mondo ec. ec.; assai meglio esaminando il carattere di una società piccola, che d’una grande; assai meglio esaminando una nazione non perfettamente cólta, che una perfettamente civile (spagnuoli, tedeschi-italiani-francesi); assai meglio esaminando lo spirito di quella tal nazione civile o delle sue parti, lontano dalla capitale o dal centro