Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2392

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[p. 212 modifica] significando per se non significherebbe nulla in questi casi, non essendo piú lei) bensí in latino; 2o, perché questi due verbi sono tanto simili che dimostrano l’unità dell’origine, e tanto diversi fra loro [p. 213 modifica]che danno ad intendere di non esser derivato nessuno di essi due dall’altro (22 febbraio 1822).


*    Alla p. 2304. Vedi un luogo notabile di Francesco da Buti, comentatore manoscritto di Dante, presso la Crusca, Vedi Strega (26 feb. 1822).


*    Asseriscono che la natura ha data espressamente all’uomo la facoltà di perfezionarsi e voluto che l’adoprasse, e però non ha provveduto a lui del necessario cosí bene come agli altri animali, anzi glien’ha mancato anche nel piú essenziale. E da questa facoltà vogliono che l’uomo sia tenuto per superiore e piú perfetto degli altri esseri. 1o, Vi par questa una bella provvidenza? Dare all’uomo la facoltà di perfezionarsi, cioè di conseguire la felicità propria della sua natura; ma frattanto, perché questa perfezione non si poteva conseguire se non dopo lunghissimo spazio di tempo e successione d’infinite esperienze,