Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2341

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[p. 180 modifica] carra dal neutro carrum che i buoni latini dicono piuttosto carrus, ma che, per testimonianza di Nonio, si soleva dire carrum. Ma egli, dice il Forcellini, de suo tempore loquitur, ed io credo ch’egli voglia intendere che cosí volgarmente si diceva, benché i buoni scrittori usassero il mascolino. Vedi il Forcellini e il glossario (9 gennaio 1822).


*    Alla p. 1120, fine. Vedi il Forcellini in certo as, il quale egli chiama frequentativo ed io credo piuttosto continuativo da cerno, quasi cernito, derivando da certus originariamente participio di cerno, e lo stesso che cretus. Vedi, dico, il Forcellini tanto in certo, quanto in certus, in cerno ec. (9 gennaio 1822). Vedi p. 2345. [p. 181 modifica]


*    Alla p. 2138, margine-fine. Cosí appunto di certus abbiamo detto nel pensiero qui sopra, il quale vedi, e di certare che ne deriva. Il qual certus non è originariamente addiettivo ma participio, e certare viene cosí da un participio, e non come pare, da un addiettivo (9 gennaio 1822). Di tutus onde tutari o tutare vero continuativo di tueor, o tuor, o tueo ec. Vedi il Forcellini in tutti questi luoghi. Sebbene tutus sia divenuto semplice addiettivo esso non è che un participio.