<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/2298&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20150904144848</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/2298&oldid=-20150904144848
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 2298 Giacomo LeopardiZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 154modifica] I latini scrittori a’ buoni tempi solevano in tali composti servirsi della preposizione e (tralasciando l’x) avanti il b, il d, la f, il g, la l, la m, la n, la r, il v. Io credo che il volgo latino avanti a queste medesime lettere dicesse ex, per esempio exbibo,exfodio, exgregius, exmoveo, exnervo (come ho detto), exrogare, exveho, invece di ebibo, [p. 155modifica]effodio, egregius, emoveo, enervo, erogo, eveho. Infatti, di queste e di altre simili voci cosí scritte si trovano esempi in Plauto o in altri de’ piú antichi, o viceversa ne’ piú moderni, come Apuleio ec. Vedi poi il glossario circa i latinobarbari. E me ne persuade il vedere in tali o simili voci conservate in italiano la s impura (o, se in ispagnuolo, la es, se in francese la es antica e la é moderna), come svellere da evellere, svolgere da evolvere, smuovere da emovere, che appunto scritto exmovere si trova in Plauto, Trucul. I, 1, 59, sfuggire da effugere. Sempre fedelmente