<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/2282&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20150904144748</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/2282&oldid=-20150904144748
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 2282 Giacomo LeopardiZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 146modifica] (oveja); non agnus, ma agnulus o agnellus (agnello, agneau ec.); non avis, fuorché nello spagnolo, ma avicula o aviculus o avicellus (augello, ausciello ec. vedi il vocabolario veronese, uccello, oiseau); vedi il Forcellini in aucella e glossario; non apis, ma apicula o apecula (pecchia, abeille ec.); non genu, ma genuculum ec. Vedi il glossario e il Forcellini (ginocchio, genouille) [p. 147modifica]ille) ec. ec. Ranocchia, ranocchio, grenouille (diciamo noi pure volgarmente granocchio) ec., non sono che ranacula o ranucula o ranocula ec. Vedi il glossario, i dizionarii spagnuoli ec. e il Forcellini se hanno nulla; vedi p. 2358. Cento e mille altri esempi si potrebbero addurre dei positivi latini abbandonati nelle lingue moderne per abbracciare i loro diminutivi; cosa che credo già notata da altri, ma che non si deve creder tanto moderna, quanto derivata dall’antico uso latino volgare, giacché troviamo effettivamente quest’uso e questa inclinazione nel latino antico, anche scritto e purissimo. Né questi tali diminutivi si sono formati a parte a parte nelle lingue figlie, ma nello stesso grembo del volgar latino comune alle tre nazioni; come apparisce dai citati esempi, dove i