Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2281

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[p. 146 modifica] nel medesimo uso volgare il mescolare italiano al mescere. Similmente prevale (e questo è veramente il piú volgare), prevale, dico, il mischiare, e questo è in anima e in corpo il misculare o misculari latino, cambiato per proprietà di nostra pronunzia il cul in chi, del che vedi p. 980, margine. Diciamo anche meschiare, ma è meno usuale, e l’adoprarlo non è senza qualche affettazione o d’eleganza o d’altro. Vedi il glossario se ha nulla, e p. 2385.

Era costume del volgare latino, costume conservato nelle tre figlie, di usare i diminutivi in luogo e significato de’ positivi. Molto di ciò si potrebbe dire. Gli scrittori usavano il positivo, ma moltissime sono quelle parole diminutive che anche nell’uso dell’ottima latinità scritta sono sottentrate ai positivi, o disusati affatto o anche ignorati o poco usati. Oculus è diminutivo di un occus, di cui per miracolo resta notizia. Annulus, paxillus, axilla, maxilla (contrazione palus, mala, ala ec. Vedi il Forcellini in X e a’ rispettivi luoghi), capella e cento altri nomi e verbi positivi nell’uso latino da noi conosciuto, non sono in origine che diminutivi di altri positivi antichi o ignoti o poco noti. Nei volgari moderni poi non trovi auris, ma auricula (orecchia, oreja, oreille); non ovis, ma ovicula o ovecula