Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2273

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[p. 141 modifica] (neppur quando tu l’abbia fatto scontento con maniere biasimevoli ed anche villane); e il disprezzo o la poca opinione è quello che in società importa soprattutto di evitare; e il solo che si possa evitare, perché l’odio non è schivabile; [p. 142 modifica]essendo innato nell’uomo e nel vivente l’odiare gli altri viventi e massime i compagni; non è schivabile per quanta cura si voglia mai porre nel soddisfare a tutti colle opere, colle parole, colle maniere e nel ménager e cattivare e studiare e secondare l’amor proprio di tutti. Laddove il disprezzo verso gli altri non è punto innato nell’uomo: bensí egli desidera di concepirlo e lo desidera in virtú dell’odio che porta loro; ma dipendendo esso dall’intelletto e da’ fatti, e non dalla volontà, si può benissimo impedire. Tutti questi effetti sono maggiori oggidí di quello che mai fossero nella società, a causa del sistema di assoluto e universale e accanito e sempre crescente egoismo, che forma il carattere del secolo (22 dicembre 1821).


*    Alla p. 2225, margine. Orazio, l. IV, Od. 13, v.22 sino al fine dell’ode: