[p. 141 modifica] (e con ragione, perché l’amore verso gli altri è inoperoso, non cosí il timore, l’opinione, il buon conto ec.). E però, volendo farsi largo nel mondo, solamente i giovanetti e i principianti cercano sempre di lasciar la gente soddisfatta di se. Chi ben pensa, procura tutto il contrario, e sebben pare a prima vista che quegli il quale parte malcontento di voi porti con se de’ sentimenti a voi sfavorevoli, nondimeno il fatto è che egli suo malgrado, e senza punto avvedersene, anzi e desiderando e cercando e credendo il contrario, porta de’ sentimenti a voi favorevolissimi secondo il mondo, giacché l’esser malcontento di voi, non è per lui altro che esser malcontento di se stesso rispetto a voi, e quindi in un modo o nell’altro tu nella sua idea resti superiore a lui stesso (che è quello appunto che gli dà pena); e gl’impedisci di ecclissar la opinione di te con l’opinione e l’estimazione di se. Ne seguirà l’odio, ma non mai il disprezzo