Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2251

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[p. 129 modifica] del mio sistema, a dimostrare l’antichissima tradizione di una degenerazione dell’uomo, di una felicità perduta dal genere umano, e felicità non consistente in altro che in uno stato di natura 1 e simile a quello delle bestie e non goduta in altro [p. 130 modifica]tempo che nel primitivo e in quello che precedette i cominciamenti della civilizzazione, anzi le prime alterazioni della natura umana derivate dalla società? (13 dicembre 1821).


*    Alla p. 2243. Tutto ciò che è finito, tutto ciò che è ultimo, desta sempre naturalmente nell’uomo un sentimento di dolore e di malinconia. Nel tempo stesso eccita un sentimento piacevole, e piacevole nel medesimo dolore, e ciò a causa dell’infinità dell’idea che si contiene in queste parole finito, ultimo ec. (le quali però sono di lor natura e saranno sempre poeticissime, per usuali e volgari che sieno, in qualunque lingua e stile. E tali son pure

Note

  1. Puoi vedere in tal proposito la Vita antica di Virgilio, dove parla delle sue Bucoliche, c. 21 e il principio del 22.