Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2211

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[p. 108 modifica] stata (oltre gli altri vantaggi) piú facile a trattare e a scrivere anche elegantemente e con quella perfezione con che in Italia fu scritto il latino, e ciò non solo per la sua adattabilità alle cose moderne, ma per la maggior facilità assoluta della sua costituzione e proprietà, che resulta dalla sua naturalezza, semplicità di frase di andamento ec. E la minore, anzi niuna somiglianza, che avrebbe avuta col materiale delle lingue moderne e viventi, sarebbe stato uno scoglio di meno alla sua purità ed eleganza, alla conservazione della sua vera indole, e, invece del latino barbaro, si sarebbe scritto un greco puro e la barbarie non avrebbe dovuto esser cagione di abbandonarla, come la latina, barbara anche oggi negli scrittori tedeschi ec. che la usano.

Oltre il gran vantaggio, scioltezza ec., che avrebbe recato agl’intelletti, alla concezione e all’espressione [p. 109 modifica]delle idee, alla chiarezza e facilità dell’una e dell’altra, la familiarità, la pratica e l’uso di quella onnipotente