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[p. 320 modifica] a fermarsi prima del tempo, non può, come nell’altro caso, disubbidire allo scrittore, il quale per forza gli taglia le ali. Insomma, se l’eloquenza è composta di movimenti ed affetti della specie descritta e di freddezze e trivialità mortali nel resto, allora Bossuet sarà veramente eloquente in mezzo agli eleganti del suo secolo, come dice Voltaire (21 agosto 1820).


*   Si dice con ragione che al mondo si rappresenta una commedia dove tutti gli uomini fanno la loro parte. Ma non era cosí dell’uomo in natura, perché le sue operazioni non avevano in vista gli spettatori e i circostanti, ma erano reali e vere.


*   Della natura abbiamo tutto perduto fuorché i vizi. Veramente molti di questi non sono naturali, molti sono peggiorati e accresciuti, ma molti saranno ancora primitivi e in ogni modo non c’é vizio primitivo che non ci rimanga. E tanto piú malvagi quanto non [p. 321 modifica]sono contemperati colle virtú e con altre qualità che la natura avea poste in noi.


*   La compassione spesso è fonte di amore, ma quando cade sopra oggetti amabili o per se stessi o in modo che, aggiunta la compassione lo possano divenire. E questa è la compassione che interessa e dura e si riaffaccia piú volte all’anima. Maggiori calamità in un oggetto anche innocentissimo ma non amabile, come in persona vecchia e brutta, non destano che una compassione passeggera, la quale