[p. 43 modifica] delle moderne teutoniche non essendo mai stata formata, si può dire che appena sia madre; si può dire che le sue figlie non sieno figlie, ma una continuazione di lei, una formazione e determinazione di essa, che non avea mai ricevuto forma ec. Ella dunque ancor vive; e le lingue moderne teutoniche derivano dall’antico senza interruzione, senza una intermedia rinnovazione totale di forme, che pone quasi un muro di separazione fra le lingue meridionali e le loro antiche sorgenti. La lingua antica teutonica si presta dunque al moderno come si vuole; e la radice delle sue figlie ancor vive perch’ella non ebbe mai una tal forma che la determinasse e circoscrivesse e attaccasse inseparabilmente al tempo suo, ad un carattere di una tal età, all’indole antica ec. e la diversificasse dalla lingua di un altro tempo, per derivata ch’ella fosse da lei e simile a lei e debitrice a lei ec. L’ebbe bensí la latina, ed ella è morta col carattere e le circostanze di quei tempi a’ quali fu attaccata, ne’ quali ricevé piena forma e determinazione.