[p. 9 modifica] o dall’esser ella, come lingua formata, la piú moderna delle antiche ed essere stata la sua formazione contemporanea ai maggiori incrementi dell’arte che si vedessero tra gli antichi ec. ec.: o dall’aver ella avuto in Cicerone uno scrittore e un formatore troppo vasto per se, troppo poco per lei, troppo eminente sopra gli altri, alla cui lingua chi si restrinse perdette la libertà della lingua, chi ricusolla, perdette la purità ed avendo riconquistata la libertà colla violenza degenerolla in anarchia. Perocché la libertà e ne’ popoli e nelle lingue è buona quando ella è goduta pacificamente e senza contrasto relativo ad essa e come legittimamente e per diritto, ma quando ella è conquistata colla violenza è piuttosto mancanza di leggi, che libertà. Essendo proprio delle cose umane, dapoi che son giunte