Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1993

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[p. 480 modifica] aggettivo non è se non quietus, e che da quietarsi, posarsi, fermarsi, passò finalmente a significare, come oggi significa, restare, dimostra che il latino quietare o quietari fu, se non presso gli scrittori, certo presso il volgo, un puro e manifesto continuativo di quiescere, non solo nella forma, ma anche nella significazione. Gli spagnuoli hanno anche quietar nel nostro [p. 481 modifica]significato di quietare. Verbo certamente non antico né primitivo nella loro lingua (bensí sossegar), ma dagli scrittori introdotto poi, prendendolo dall’italiano o dal latino. Infatti contro il costume spagnuolo, esso ha il dittongo ie nell’infinito ec., il che lo dimostra per forestiero. Col dittongo l’ho trovato non solo nel vocabolario, ma ne’ buoni scrittori. Vedi il glossario (26 ottobre 1821).


*    Dell’antico volgare latino vedi Perticari, De’ trecentisti ec. l. I. c. 5. p. 22. segg., c. 6,7,8 (26 ottobre 1821).


*    La lingua francese ricevette una certa forma, e venne in onore prima dell’italiana, e forse anche della spagnuola, mercé de’ poeti provenzali che la scrivevano ec. Onde sulla fine stessa del ducento, e principio di quel trecento che innalzò la lingua italiana su tutte le vive d’allora, si stimava in Italia la parlatura francesca esser la piú dilettevole e comune di tutti gli altri linguaggi parlati;