Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1986
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periodo, andamento, genio, indole, spirito della mediocrità. Ed a che altra categoria che alla mediocrità poteva appartenere la lingua della ragione e della società? Né la lingua francese sarebbe divenuta universale e sarebbe stata così celebrata ed esaltata sopra tutte, se non nel secolo della mediocrità cioè della ragione, qual è il nostro; né un tal secolo potrebbe preferire alcuna lingua alla francese o alcun genio ed indole di favella a quello della francese, anche nelle proprie rispettive lingue.
Non accade qui passar dalla lingua alla nazione (come suole pur fare il filosofo) e dire che quella che parla la lingua della mediocrità non può esser la nazione dell’originalità nè della grandezza. Ma già quale originalità, qual grandezza può derivare dal colmo, dall’eccesso, dall’assoluto predominio della società? (24 ottobre 1821)