Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1974
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in luogo de’ posteri e di potersi piuttosto ricordare che sperare; e se la lingua che oggi si studia tuttavia da’ fanciulli e quella che molti, massime in Italia, si ostinano a voler ancora adoperare in questa o quella occasione, fosse piuttosto la greca che la latina, essa servirebbe molto piú alla vita moderna, faciliterebbe molto piú il pensiero e l’immaginazione ec. e sarebbe alquanto piú possibile il farne un qualche uso pratico ec. (23 ottobre 1821). Vedi p. 2007.
* Se mancassero altre prove che il vero è tutto infelice, non basterebbe il vedere che gli uomini sensibili, di carattere e d’immaginazione profonda, incapaci di pigliar le cose per la superficie ed avvezzi a ruminare sopra ogni accidente della vita loro, sono irresistibilmente e sempre strascinati verso la infelicità? Onde ad un giovane sensibile, per quanto le sue circostanze paiano prospere, si può senz’altro dubbio predire che sarà