Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1914

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[p. 438 modifica] tutto il contrario; come nessun sapore né odore ec. è spiacevole o piacevole per se e per essenza, ma accidentalmente; cosí nessuna bellezza o bruttezza è tale per se, ma rispetto a noi, ed accidentale, e non inerente in alcun modo all’essenza del subbietto (14 ottobre 1821).


*    Le persone che nella fanciullezza ci hanno trattati bene, sono state solite a prestarci dei servigi, ci hanno fatto buona cera, ci hanno divertiti, ci hanno cagionato dei piaceri colla loro presenza, ci hanno regalati ec., non ci sono parse mai brutte mentre eravamo in quell’età, per bruttissime che fossero; anzi tutto l’opposto. E coll’andar del tempo se abbiamo rettificata quest’idea, non l’abbiamo quasi mai fatto interamente, massime in ordine al tempo della nostra [p. 439 modifica]fanciullezza. Effetto ordinarissimo, che ciascheduno può notare in se e raccontare e sentirselo raccontare, come ho sentito io le mille volte, con un certo stupore di chi lo raccontava (14 ottobre 1821).