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(1914-1915-1916) | pensieri | 439 |
fanciullezza. Effetto ordinarissimo, che ciascheduno può notare in se e raccontare e sentirselo raccontare, come ho sentito io le mille volte, con un certo stupore di chi lo raccontava (14 ottobre 1821). (1915)
* Una cagione del piacere che produce la semplicità nelle opere d’arte o di scrittura, o in tutto ciò che spetta al bello; cagione universale e indipendente dall’assuefazione quanto al totale dell’effetto ed inerente alla natura del bello semplice; si è il contrasto fra l’artefatto e l’inartefatto o la perfetta apparenza dell’inartefatto. Contrasto il quale può essere, 1o, tra le altre bellezze e qualità dell’opera, che, stante la loro perfezione, non paiono poter essere inartefatte e la semplicità o naturalezza che tutte le veste e le comprende, la quale è, o pare, del tutto inartefatta; 2o, fra la stessa natura della semplicità e naturalezza che per se stessa par che includa lo spontaneo e non artefatto, e il sapere o accorgersi bene, com’é naturale, ch’essa, malgrado questa perfetta apparenza, è non per tanto artefatta e deriva dallo studio. Contrasto il quale produce la meraviglia che sempre deriva dallo straordinario, (1916) e dall’unione di cose o qualità che paiono incompatibili ec. Siccom’é il ricercato colla sembianza del non ricercato. Sottilissime, minutissime, sfuggevolissime sono le cause e la natura de’ piú grandi piaceri umani. E la maggior parte di essi si trova in ultima analisi derivare da quello che non è ordinario e da ciò appunto ch’esso non è ordinario ec. (14 ottobre 1821). La maraviglia, principal fonte di piacere nelle arti belle, poesia ec., da che cosa deriva ed a qual teoria spetta, se non a quella dello straordinario?
* Molte parole che in una lingua sono triviali e volgari, molte applicazioni o di parole o di frasi che in quel tal senso sono ordinarissime nella lingua da cui