Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1903

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[p. 432 modifica] sono meno di ogni altra alla loro portata (12 ottobre 1821).


*    Il giovane o dirittamente e precisamente, o almeno confusamente, e nel fondo del suo cuore; e non solo il giovane ma la massima parte degli uomini, e possiamo dir tutti, almeno in qualche circostanza; credono straordinario nel mondo quello appunto ch’è ordinario, e viceversa straordinari i casi delle storie e ordinari i casi de’ romanzi (12 ottobre 1821). [p. 433 modifica]


*    Alla p. 1880. L’uomo, per molto che sia dissipato, convive sempre piú con se stesso che cogli altri o con verun altro, e quindi è piú abituato alle qualità proprie che alle altrui o a quelle di chiunqu’altro. Perciò non v’é qualità umana cosí straordinaria per l’uomo, come quelle che sono contrarie alle proprie. Ben è vero che questo effetto va in proporzione della maggiore o minore abitudine che l’uomo ha o con se stesso o con la società. Del resto è noto che l’uomo giudica