Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1870
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E secondo queste osservazioni si conosce come il filosofo non sia filosofo nella vita e nelle azioni, s’egli non guarda se stesso e i fatti suoi come quelli degli altri, s’egli non gli osserva dall’alto come quelli degli altri, se insomma non si spoglia dell’abitudine naturale di escluder se stesso e i fatti suoi dalla dottrina generale degli uomini e de’ fatti del mondo. Se il filosofo non è filosofo nella pratica e se i suoi principii non corrispondono alle sue azioni, il che accade tutto giorno; ovvero ogni volta ch’egli non è filosofo in questa o quell’azione o caso della vita, il che accade inevitabilmente spessissimo a’ piú stoici e cinici (cioè pratici) filosofi del mondo; egli non pecca per altro, se non perché in tali casi egli fa eccezione del particolare dal generale e non applica la dottrina e la teoria al caso pratico.
Queste osservazioni si possono applicare ad ogni genere di talenti, di abilità, di discipline ec. ec. ec., ad ogni genere di cose che s’imparano ec. ec. Quello scolare di rettorica