Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1856

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[p. 406 modifica] o di entusiasmo o di disperazione o insomma di esaltamento sono in effetto le piú reali e sublimi verità o precursore di queste, e rivelano all’uomo, come per un lampo improvviso, i misteri piú nascosti, gli abissi piú cupi della natura, i rapporti piú lontani o segreti, le cagioni piú inaspettate e remote, le astrazioni le piú sublimi! dietro alle quali cose il filosofo esatto, paziente, geometrico, si affatica indarno tutta la vita a forza di analisi e di sintesi. Chi non sa quali altissime verità sia capace di scoprire e manifestare il vero poeta lirico, vale a dire l’uomo infiammato del piú pazzo fuoco, l’uomo la cui anima è in totale disordine, l’uomo posto in uno stato di vigor [p. 407 modifica]febbrile e straordinario (principalmente, anzi quasi indispensabilmente corporale) e quasi di ubbriachezza? Pindaro ne può essere un esempio: ed anche alcuni lirici tedeschi ed inglesi, abbandonati veramente, che di rado avviene, all’impeto di una viva fantasia e sentimento. Vedi p. 1961, capoverso ultimo.

Ho detto che nessuna veramente strepitosa scoperta nelle materie astratte e in