Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1798
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(26 settembre 1821).
* Delle differenze del carattere di una stessa specie di animali, secondo i climi, vedi Rocca, Guerra di Spagna, Milano 1816, Parte II, p. 202 (26 settembre 1821).
* Dell’effetto che fa negli animali il color vivo (siccome pur ve lo fa il suono analogamente a quello che fa nell’uomo), vedi ib., p. 203-fine e 204-fine. Anch’esso effetto sarà certo differente secondo i climi, e maggiore ne’ meridionali (cosí pure potrà dirsi de’ vari suoni). Sarà però sempre maggiore negli animali che nell’uomo, perché piú naturali (26 settembre 1821).
* Le parole notte notturno ec., le descrizioni della notte ec., sono poeticissime, perché, la notte confondendo gli oggetti, l’animo non ne concepisce che un’immagine vaga, indistinta, incompleta, sí di essa che [di] quanto ella contiene. Cosí oscurità, profondo ec. ec (28 settembre 1821).
* Tanto è vero che l’effetto delle immagini campestri dipende in massima parte