Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1748
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da quello, o applicata a suoni o voci che per natura non abbiano alcuna relazione ed influenza musicale sull’udito umano; come il suono di una tavola o di piú tavole, il quale, ancorché fosse modulato e distinto perfettamente ne’ tuoni ed applicato alla piú bella melodia, non sarebbe mai musica per nessuno.
Non è dunque propriamente neppure il suono o la voce, cioè la sensazione dell’orecchio, che la natura ha fatto capace d’influire piacevolmente sull’udito umano, ma solo certi particolari suoni ed oscillazioni di corpi sonori; siccome non tutto ciò che afficit le papille del palato, ma solo quelle cose che le afficiunt in certi tali modi, sono stati dotati dalla natura della capacità di piacere a quell’organo. Cosí dico dell’odorato. La teoria de’ suoni e voci e della musica ha grandissima relazione con quella de’ sapori e degli odori (e anche de’ colori per se stessi), e ne può ricever gran lume. Ora queste tali teorie appartengono certo al piacevole o dispiacevole,