Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1706
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identica a quella di un altro; come non c’é nazione le cui parole esprimenti il piú identico oggetto non abbiano qualche menoma diversità di significato da quelle delle altre nazioni. Il detto effetto delle prime concezioni fanciullesche, intorno alle parole a cui sono abituati i fanciulli, si stende anche ai diversi nuovi usi delle stesse parole, che ne fanno gli scrittori o i poeti, alle parole analoghe in qualsivoglia modo (o per derivazione o per semplice somiglianza ec.), a quelle a cui da fanciulli ci abituammo ec. ec., e quindi influisce su quasi tutta la propria lingua, anche la piú ricca e la meno capace di esser ben conosciuta da’ fanciulli (15 settembre 1821).
* Dalle superiori osservazioni (p. 1705-1706), che si possono molto e filosoficamente estendere, deducete che forse nessun individuo (come nessuna nazione rispetto alle altre) ha precisamente le idee di un altro circa la piú identica cosa. E siccome la ragione dipende ed è interamente determinata e modificata dal modo in cui le cose si concepiscono,