Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1602

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[p. 258 modifica] e la salute umana decresce, in proporzione della civiltà. Questo si vede anche nelle razze de’ cavalli, de’ tori ec., che passati dalle selve alle nostre stalle e ad una vita meno incivile indeboliscono e degenerano a poco a poco. Lo stesso dico delle piante coltivate con cura ec. Esse acquisteranno in delicatezza ec. ec., ma perderanno sempre in forza; e se per quella delicatezza saranno meglio adattate a’ nostri usi (massime [p. 259 modifica]nel nostro stato presente, sì diverso dal naturale), ciò non prova che non sieno degenerate. Effettivamente la principal qualità naturale, la principal perfezione materiale voluta e ordinata dalla natura in tutto che vive o vegeta, non è la delicatezza ec. ma il vigore relativo a ciascun genere di esseri. Il vigore è salute (vedi p. 1624), il vigore è potenza, è facoltà di eseguire completamente tutte le convenienti operazioni ec. ec., è facilità di vivere; il vigore insomma è tutto in natura: e la natura non è principalmente e caratteristicamente delicata, ma forte rispettivamente e proporzionatamente alla capacità ec. di ciascuna sua parte (31. agosto-1 settembre 1821). Vedi p. 1606, fine.