Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1521

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[p. 209 modifica] quanto si voglia. Non lo sarà mai perfettamente e la precisione e l’universalità di quell’idea si perderà, se vorrassi staccarla dalla parola, che le appropriò la nazione che ritrovò o determinò e rese chiara la detta idea (18 agosto 1821).


*    Alla p. 1510. Quante cose ci paiono giornalmente brutte o belle, senza che n’abbiano alcuna ragione in se stesse, ma per le somiglianze, relazioni che hanno, idee che richiamano, o in tutti, ed allora le chiamiamo brutte o belle assolutamente, o in noi soli, ed allora, se pur vi badiamo (che non accade quasi mai), siamo forzati a chiamarle brutte o belle relativamente. Ho veduta una soffitta dipinta a ritondi o girellette disposte attorno attorno in cerchio. Che cosa ha di brutto o di vile questa invenzione in se? Pur tutti la condannavano, perché richiama l’idea di una tavola ritonda apparecchiata co’ suoi piatti in giro (18 agosto 1821).


*    Il passato, a ricordarsene, è piú bello del presente, come il futuro a immaginarlo.