Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1513
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in se, ma che ha acquistata o per arte, o per altro, una significazione piacevole, ci piace e ci par piú bella di un’altra regolarissima che per contrarie circostanze abbia acquistata una significazione non piacevole; nel qual caso ella può anche arrivarci a dispiacere e parer brutta. E se una fisonomia è fortemente irregolare, ma o per natura (che talvolta ha eccezioni e fenomeni, come accade in un sí vasto sistema), o per arte, o per la effettiva piacevolezza della persona che influisce pur sempre sull’aria del viso, ha una significazione notabilmente piacevole; noi potremo accorgerci della sproporzione e sconvenienza colle forme universali, ma non potremo mai chiamar brutta quella fisonomia, e talvolta non ci accorgeremo neppure della irregolarità, e se non la consideriamo attentamente, la chiameremo bella (17 agosto 1821). Vedi p. 1529. capoverso 2.
* I costumi delle nazioni cambiano bene spesso d’indole, massime coll’influenza del commercio, de’ gusti, delle usanze ec. straniere. E siccome l’indole della favella è sempre il fedelissimo ritratto dell’indole della nazione,